L’Italia ha una pericolosità sismica medio-alta (per frequenza e intensità dei fenomeni), una vulnerabilità molto elevata (per fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi) e un’esposizione altissima (per densità abitativa e presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale unico al mondo). La nostra Penisola è dunque ad elevato rischio sismico, in termini di vittime, danni alle costruzioni e costi diretti e indiretti attesi a seguito di un terremoto.
A dieci anni dalla pubblicazione delle NTC2008 sono state firmate le nuove Norme Tecniche delle Costruzione, aggiornamento che introdurrà un’importante novità soprattutto sul tema del "miglioramento sismico" degli edifici esistenti; le NTC 2018 infatti prevedendo nelle riqualificazioni livelli di sicurezza più bassi rispetto a quelli dei nuovi edifici. Questa novità si è resa necessaria proprio perché, se si dovesse intervenire in Italia con le precedenti, quindi puntando ad un adeguamento sismico degli edifici esistenti e non al miglioramento, le risorse di intervento sarebbero troppo elevate rischiando quindi che nulla venga fatto.
Gli eventi sismici registrati nel Maggio del 2012 in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia hanno evidenziato le vulnerabilità degli edifici prefabbricati industriali costruiti prima dell’entrata in vigore delle recenti normative antisismiche, essi infatti hanno mostrato carenze costruttive principalmente legate al trasferimento delle sollecitazioni orizzontali tra i diversi elementi.
I maggiori danni agli edifici industriali nella sequenza sismica del Maggio 2012 sarebbero stati evitati anche solo mettendo in opera vincoli meccanici tra gli elementi, quindi raggiungendo un miglioramento, senza, necessariamente, spingersi sino all’adeguamento.
Il tema trattato è oggi ancora più attuale in seguito all’introduzione del cosiddetto ‘SISMABONUS’ nella Legge di Stabilità che ha introdotto la possibilità di ottenere una deduzione fiscale nel caso di interventi di riqualificazione sismica su unità immobiliari.
Altra novità normativa degli ultimi anni è la nuova classificazione sismica del territorio da parte delle singole regioni che ne ha, in molti casi, aumentato la classe: conseguentemente gli edifici costruiti in quelle aree prima della nuova classificazione non hanno i requisiti attualmente richiesti.
Si ricorda inoltre, alla luce del D.Lgs. 81/2008, l’obbligo da parte del Datore di Lavoro della valutazione di tutti i rischi presenti sui luoghi di lavoro e come conseguenza l’attuazione di un piano di miglioramento affinché tali rischi vengano ridotti, in particolare l’Art. 64 comma 1, lettera c) “Il datore di lavoro provvede affinché i luoghi di lavoro ...vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori”.
Il seminario intende approfondire i temi legati alle novità introdotte dalle normative richiamate e fornire strumenti, tramite la presentazioni di case history, per gli interventi di riqualificazione per strutture prefabbricate