Che cos’è e a cosa serve l’intelligenza sociale? Secondo Daniel Goleman, esperto di fama internazionale, psicologo e professore ad Harvard, noi siamo “programmati per connetterci”.
L’intelligenza sociale è la capacità di immedesimarsi negli altri e percepirne i sentimenti, così da stabilire una relazione armoniosa. Si sviluppa a partire da una solida base di intelligenza emotiva e si caratterizza per due fondamentali capacità: la consapevolezza sociale e l’abilità sociale. La consapevolezza consiste nella capacità di capire gli altri, di percepire con esattezza i loro sentimenti attraverso l'empatia, di capire in che modo interagiscono tra di loro e i relativi legami che li uniscono. L’abilità sociale esprime la capacità di agire in maniera efficace le conoscenze acquisite, dando vita ad una serie di interazioni positive.
Fanno parte dell’intelligenza sociale, la capacità di ascoltare attentamente, di percepire segnali minimi (anche non verbali) e di interpretarli correttamente.
Non solo. Dal punto di vista delle neuroscienze, l’intelligenza sociale attinge alla capacità dei neuroni specchio, per questo “siamo programmati per connetterci”. Il nostro cervello è costantemente occupato in una “danza” con il cervello delle persone che sono attorno a noi, con cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, come spesso accade in ambito lavorativo. Saper essere “socialmente intelligenti” ci aiuta quindi a costruire un ambiente di lavoro più proattivo, a migliorare le nostre relazioni e a creare le condizioni per sviluppare collaborazione e positività. Il corso introduce le basi dell’intelligenza sociale e, attraverso sperimentazioni pratiche, giochi in coppie e/o terzetti e casi studio, aiuta i partecipanti ad acquisire consapevolezza della propria capacità empatica, a riflettere sui tipi di interazioni vissuti specie in ambito professionale e a trarre
spunti utili per essere in sincronia con gli altri e presentare sé stessi in modo da facilitare l’instaurarsi di relazioni socialmente positive e “intelligenti”.