I virus oggi sono profondamente diversi dai primi virus apparsi sulla scena informatica. Alle origini si trattava di una sfida tecnologica, si puntava a controllare sistemi. Oggi chi diffonde questi tipi di virus lo fa con il solo intento di fare soldi; i virus attualmente in circolazione sono l’equivalente moderno dei rapimenti….non più persone ma dati.
Lo scopo non è più quello di sbandierare al mondo una capacità tecnica ma quello di comperare un kit ed utilizzarlo per prendere in ostaggio dati, aspettare il pagamento del riscatto e contare il patrimonio che cresce. Soldi illegali si intende; illegale estorcerli ma anche illegale pagarli per riavere i propri dati.
Viviamo nella cosiddetta società dell’informazione. Il digitale nella nostra assume un ruolo sempre più importante; foto, film. dati, progetti e social network riempiono le nostre vite.
Come i vecchi predoni del passato rappresentavano un serio rischio per i viandanti, che per spostarsi ricorrevano a carovane e scorte armate, oggi per prendere parte al mondo digitale dobbiamo avere mille occhi, tanta attenzione e forse anche tanto software che ci protegge.
Ci sono tante opportunità su internet, la rete offre tanti strumenti per renderci visibili, offre il web a cui attingere informazioni, i social network per metterci in mostra e le mail per scambiarci idee.
Il web è come un grosso oceano ma le sue acque sono subdole; ci sono mulinelli, tranelli, inganni ed ogni tanto sicuramente delle isole felici.
Dobbiamo imparare a muoverci in questo universo, diverso dai nostri soliti mondi, dobbiamo imparare a vivere ed a resistere nel mondo digitale, a non cadere nei suoi tranelli, a non farci
incantare dai suoi inganni.
Dobbiamo conoscere le sue regole, rispettarle e mantenerci sempre un buon margine di sicurezza.
Gli informatici non inventano nulla….copiano dal mondo real; anche la nostra vita è un enorme labirinto con vari pericoli che ci aspettano dietro l’angolo, l’importante è capirli e prevenirli...insomma girare l’angolo giusto. Anche nell’informatica devo girare l’angolo giusto...devo capire i pericoli e non ignorarli, devo evitarli e forse non sconfiggerli perché possono essere più grandi di me. Nulla di nuovo: anche per gli alpinisti la montagna non deve essere sfidata ed affrontata ma solo capita ed assecondata.
