Il calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) presenta, in molte applicazioni strutturali, una serie di importanti vantaggi, a partire dalla possibilità di sostituire, almeno in parte, l’armatura convenzionale. Ciò implica un risparmio sui tempi di realizzazione e posa dell’armatura, in aggiunta ai tempi per i controlli della direzione lavori. Il FRC è poi particolarmente utile per il controllo del quadro fessurativo in quanto la presenza del fibrorinforzo riduce l’ampiezza delle fessure, portando notevoli vantaggi alla durabilità dell’opera.
La disponibilità di un nuovo materiale (FRC) a prestazione garantita rappresenta un grande vantaggio per i progettisti che potranno assumere (nei calcoli) specifici valori delle prestazioni del materiale che verranno poi trasmessi nelle prescrizioni progettuali.
L’ultima versione delle Norme Tecniche delle Costruzioni include il calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) tra i materiali per la realizzazione di elementi strutturali. La normativa precisa che il FRC può essere realizzato con fibre di acciaio o materiale polimerico, purché siano marcate CE.
Tra le applicazioni verranno trattate le travi (soprattutto per aumentare la resistenza a taglio), le piastre e gli elementi prefabbricati.
Il FRC riveste particolare interesse applicativo anche nel rinforzo di elementi quali pilastri, pile da ponte, travi, impalcati etc, attraverso l’applicazione di un sottile rivestimento esterno che, oltre all’aumento della resistenza, consente anche di aumentare la durabilità dell’opera grazie alla ridottissima porosità della matrice cementizia e il forte contrasto allo sviluppo delle fessure.
Il seminario si propone di fornire le principali informazioni ed esperienze per la progettazione di elementi strutturali in FRC, in accordo con il D.M. 2018.
L’obiettivo è quello di permettere al progettista di saper scegliere il FRC più adatto alla specifica applicazione strutturale e saperlo usare per la progettazione degli elementi