L’Ingegneria Strutturale e Sismica si trova ad affrontare una sfida epocale: essere in grado di fornire soluzioni di facile implementazione a scala territoriale, per lo sviluppo responsabile dei progetti urbanistici del futuro, attraverso la realizzazione di strutture altamente sismo-resistenti, architettonicamente appetibili, facilmente manutenibili e nel rispetto di principi di eco sostenibilità.
In linea con un approccio diffuso a livello internazionale, le attuali norme tecniche di costruzione impongono delle prescrizioni che sono giustamente finalizzate in primis alla salvaguardia della vita, ma non necessariamente alla tutela dell’immobile. In pratica si accetta un livello di danno - dunque perdite economiche e costi di riparazione / rinforzo / ricostruzione dell’opera - più o meno intenso e una probabilità di collasso più o meno grande (sappiamo già che non esiste il rischio nullo, né una costruzione “sicura” in valore assoluto ma solo “più sicura” in termini relativi).
Nulla vieta invece, anzi dovrebbe essere incentivato, di progettare “meglio” o meglio di alzare l’asticella al di sopra del minimo da norma. E non si dovrebbe aver difficoltà nell’ottenere un ampio consenso tra opinione pubblica, politici, comunità scientifica internazionale e tecnici del settore nel riconoscere che ad esempio le gravissime perdite socio-economiche dovute agli eventi sismici registrati negli ultimi decenni dovrebbero essere, all’alba del terzo millennio, considerate inaccettabili per una società moderna o in paesi cosiddetti “sviluppati”.
Alzare l’asticella in termini di prestazioni obiettivo significa anche alzare l’importanza o classe d’uso di una costruzione.
In realtà i notevoli progressi nel campo dell’ingegneria strutturale e sismica in termini di metodologie di progettazione, nuovi materiali e tecnologie – per le parti strutturali e non – stanno aprendo opportunità uniche, sia per la progettazione di costruzioni di nuova generazione sia per gli interventi di miglioramento/adeguamento degli edifici esistenti.
Nel seminario si darà una panoramica dello sviluppo – dalla concezione all’implementazione in opera – di soluzioni tecnologicamente innovative a basso danneggiamento e con notevoli potenzialità in termini di progettazione integrata ed ecosostenibile del sistema pacchetto edilizio (scheletro + involucro+ impianti) attraverso:
- la testimonianza degli obiettivi perseguiti e raggiunti nello sviluppo immobiliare attraverso soluzioni tecniche innovative, massimizzazione dell’efficienza e minimo costo d’investimento;
- la declinazione dei principi per un approccio responsabile nello sviluppo di nuovi progetti per la città;
- l’applicazione di sostenibilità e innovazione a servizio dell’ambiente e della società
- una panoramica delle nuove frontiere della progettazione strutturale in zona sismica, in grado di sostenere gli effetti di un terremoto “di progetto” con perdite e danni a persone e cose limitati o trascurabili, minima interruzione della funzionalità della struttura e delle attività lavorative.
Nella speranza e in attesa che l’asticella venga ufficialmente alzata a livello di norma (cogente) si potrebbero nel frattempo predisporre incentivi finanziari per edifici di nuova costruzione che premino una progettazione migliorativa rispetto alla norma in termini di obiettivi di sicurezza durabilità e perdite economiche. In un più ampio contesto socio-economico e politico, saranno quindi i decisori, insieme ai loro progettisti ad avere la possibilità o meglio l’opportunità di tarare gli obiettivi valutandone l’impatto a lungo termine.